The new challenges posed by biomedicine and biotechnologies ask for a deeper consideration on the relationship among science, knowledge and social responsibility. On one hand, in fact, technologies seem to shape our idea of human progress and scientific understanding of the natural world and of life in particular. On the other hand, a thoughtful consideration on the philosophical foundations of science as human enterprise is required. This also opens important questions about the new emerging paradigms of ‘excellence’ in the academic, social and market fields and on the role that universities play in training the future leaders and professionals of our society. After a short review of the contemporary philosophical reflections on the unity of knowledge, which is the origin and the goal of academic work, we argue that adherence to our current challenges through the bio-techno-practice prism is a fecund driving force of the academic activities. Moving from the experience of an international project, we also discuss the impact that such interdisciplinary activities have on what we call hidden curriculum, i.e. the embodied style of (skills that allow) people in taking care of each other in their physical, social, professional and scientific needs.

Le nuove sfide poste dalla biomedicina e dalle biotecnologie richiedono una più profonda riflessione sulla relazione tra scienza, conoscenza e responsabilità sociale. Da una parte, infatti, le tecnologie sembrano condizionare la nostra idea di progresso umano e della comprensione scientifica del mondo naturale e della vita in particolare. Dall’altra, invece, diviene indispensabile rifletter più attentamente sui fondamenti filosofici della scienza come attività umana. Si delineano importanti interrogativi riguardo ai nuovi paradigmi emergenti di “eccellenza” negli ambiti accademici, sociali e di mercato, e riguardo al ruolo che le università giocano nella formazione dei futuri leader e dei professionisti della nostra società. Dopo una breve rassegna delle riflessioni filosofiche contemporanee sul tema dell’unità della conoscenza, che è l’origine e il fine del lavoro accademico, argomenteremo che l’aderenza alle nostre attuali sfide, tramite il prisma della bio-techno-practice, è la feconda forza motrice delle attività accademiche. Partendo dall’esperienza di un progetto internazionale, tratteremo inoltre dell’impatto che tali attività interdisciplinari hanno su ciò che chiamiamo hidden curriculum, i.e. lo stile incarnato (competenze che lo permettono) delle persone nel prendersi cura l’un l’altro nei loro bisogni fisici, sociali, professionali e scientifici.

Bio-Techno-Practice: Personal and Social Responsibility in the Academic Work (Bio-techno-practice: responsabilità personale e sociale nel lavoro di ricerca)

Bertolaso M;
2016-01-01

Abstract

The new challenges posed by biomedicine and biotechnologies ask for a deeper consideration on the relationship among science, knowledge and social responsibility. On one hand, in fact, technologies seem to shape our idea of human progress and scientific understanding of the natural world and of life in particular. On the other hand, a thoughtful consideration on the philosophical foundations of science as human enterprise is required. This also opens important questions about the new emerging paradigms of ‘excellence’ in the academic, social and market fields and on the role that universities play in training the future leaders and professionals of our society. After a short review of the contemporary philosophical reflections on the unity of knowledge, which is the origin and the goal of academic work, we argue that adherence to our current challenges through the bio-techno-practice prism is a fecund driving force of the academic activities. Moving from the experience of an international project, we also discuss the impact that such interdisciplinary activities have on what we call hidden curriculum, i.e. the embodied style of (skills that allow) people in taking care of each other in their physical, social, professional and scientific needs.
2016
Le nuove sfide poste dalla biomedicina e dalle biotecnologie richiedono una più profonda riflessione sulla relazione tra scienza, conoscenza e responsabilità sociale. Da una parte, infatti, le tecnologie sembrano condizionare la nostra idea di progresso umano e della comprensione scientifica del mondo naturale e della vita in particolare. Dall’altra, invece, diviene indispensabile rifletter più attentamente sui fondamenti filosofici della scienza come attività umana. Si delineano importanti interrogativi riguardo ai nuovi paradigmi emergenti di “eccellenza” negli ambiti accademici, sociali e di mercato, e riguardo al ruolo che le università giocano nella formazione dei futuri leader e dei professionisti della nostra società. Dopo una breve rassegna delle riflessioni filosofiche contemporanee sul tema dell’unità della conoscenza, che è l’origine e il fine del lavoro accademico, argomenteremo che l’aderenza alle nostre attuali sfide, tramite il prisma della bio-techno-practice, è la feconda forza motrice delle attività accademiche. Partendo dall’esperienza di un progetto internazionale, tratteremo inoltre dell’impatto che tali attività interdisciplinari hanno su ciò che chiamiamo hidden curriculum, i.e. lo stile incarnato (competenze che lo permettono) delle persone nel prendersi cura l’un l’altro nei loro bisogni fisici, sociali, professionali e scientifici.
bio-techno-practice; etica della ricerca; impegno pubblico24
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