With regard to the causation in the civil law the authors wonder about the interactions between scientific and legal causation. They believe that the mention of civil court to “regolarità causale” as a “temperament” of causality doesn’t alter the methodological medico legal approach. In fact, if one thinks in terms of scientific causality, the challenge remains the possibility to explain, or not, the relationship between a conduct to the final event by scientific laws. Furthermore, the authors are skeptical about the possibility of finding a numerical value to establish a threshold of credibility about the existence of a causal relationship. Anyway, they believe that, by convention, the formula of the “overwhelming scientific probability” could better express the weight of the scientific contribution. Finally, the authors stress that there is no difference between “ordinary” and “loss of chance” causality from the scientific point of view due to the fact that the problem in this case concerns mostly the identification, outside of circumstances regulated by law, of a damage of a constitutionally guaranteed right, characterized by the inviolability, the severity of the injury as well as by the seriousness of its consequences.

Gli autori prendono spunto dalla giurisprudenza sulla causalità civile e si interrogano sulle interazioni tra causalità scientifica e causalità giuridica. Essi ritengono che la menzione delle Sezioni Unite alla “regolarità causale”, quale “temperamento” della causalità condizionalistica, non modifichi l’approccio metodologico medico legale poiché, se si ragiona in termini di causalità scientifica, il problema resta comunque sempre quello di distinguere tra condotte connesse con l’evento finale da un decorso causale nel suo complesso riconducibile, oppure non riconducibile, a generalizzazioni eziologiche espresse da leggi scientifiche. Gli autori sono inoltre scettici riguardo alla possibilità di individuare un valore numerico che indichi una soglia di credibilità circa la sussistenza del nesso causale e ritengono che, per convenzione, la formula della “preponderante probabilità scientifica” possa esprimere meglio di altre il peso dell’apporto scientifico fornito dal consulente tecnico medico. Gli autori infine ribadiscono che dal punto di vista scientifico non esiste alcuna differenza tra causalità ordinaria e causalità da perdita di chance, poiché il problema in questo caso riguarda più che altro l’individuazione, ove non si versi in una fattispecie prevista dalla legge, di una lesione di un diritto costituzionalmente garantito, connotato dalla inviolabilità, dalla gravità della lesione e dalla serietà delle conseguenze.

La causalità civile ed i suoi perduranti problemi medico-legali

La Monaca G
2014-01-01

Abstract

With regard to the causation in the civil law the authors wonder about the interactions between scientific and legal causation. They believe that the mention of civil court to “regolarità causale” as a “temperament” of causality doesn’t alter the methodological medico legal approach. In fact, if one thinks in terms of scientific causality, the challenge remains the possibility to explain, or not, the relationship between a conduct to the final event by scientific laws. Furthermore, the authors are skeptical about the possibility of finding a numerical value to establish a threshold of credibility about the existence of a causal relationship. Anyway, they believe that, by convention, the formula of the “overwhelming scientific probability” could better express the weight of the scientific contribution. Finally, the authors stress that there is no difference between “ordinary” and “loss of chance” causality from the scientific point of view due to the fact that the problem in this case concerns mostly the identification, outside of circumstances regulated by law, of a damage of a constitutionally guaranteed right, characterized by the inviolability, the severity of the injury as well as by the seriousness of its consequences.
2014
Gli autori prendono spunto dalla giurisprudenza sulla causalità civile e si interrogano sulle interazioni tra causalità scientifica e causalità giuridica. Essi ritengono che la menzione delle Sezioni Unite alla “regolarità causale”, quale “temperamento” della causalità condizionalistica, non modifichi l’approccio metodologico medico legale poiché, se si ragiona in termini di causalità scientifica, il problema resta comunque sempre quello di distinguere tra condotte connesse con l’evento finale da un decorso causale nel suo complesso riconducibile, oppure non riconducibile, a generalizzazioni eziologiche espresse da leggi scientifiche. Gli autori sono inoltre scettici riguardo alla possibilità di individuare un valore numerico che indichi una soglia di credibilità circa la sussistenza del nesso causale e ritengono che, per convenzione, la formula della “preponderante probabilità scientifica” possa esprimere meglio di altre il peso dell’apporto scientifico fornito dal consulente tecnico medico. Gli autori infine ribadiscono che dal punto di vista scientifico non esiste alcuna differenza tra causalità ordinaria e causalità da perdita di chance, poiché il problema in questo caso riguarda più che altro l’individuazione, ove non si versi in una fattispecie prevista dalla legge, di una lesione di un diritto costituzionalmente garantito, connotato dalla inviolabilità, dalla gravità della lesione e dalla serietà delle conseguenze.
Causalità civile; Regolarità causale; Causalità scientifica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12610/1903
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