Introduction The question whether humanities and ethics are a spur or an obstacle to the progress of biomedical sciences is not a new one. It has accompanied all the recent evolution of a medicine always more specialized and overloaded with technology. Even if today many people call for a deeper humanistic sensibility, for a stronger ethical competence, in scientists and physicians, the answer to our question remains neither simple nor expected. Contribution In this kind of problems, a biographical approach appears more enlightening than a theoretical and a speculative one. For this reason, it seems useful to analyse the figure of one of the noble fathers of American modern medicine: William Osler (1849-1919). William Osler has been said to be a “perfect example of the union of science and humanities”. From this union follow the extraordinary fertility and the everlasting influence of this great humanistphysician. Conclusions This short review of Osler’s “three secrets” – his way of working, his relationship with other people and his love for books – can help to understand that we are not facing a mythical and unattainable figure but a still imitable model of a scientist,of a physician, of a teacher, of a humanist.

Premessa La domanda se umanesimo ed etica siano di sprone oppure di ostacolo al progresso delle scienze biomediche non è nuova.Ha accompagnato tutta l’evoluzione recente di una medicina che ormai si presenta quasi sempre come ultraspecialistica e sovraccarica di tecnologia. Anche se molti oggi richiamano all’esigenza di una maggiore sensibilità umanistica, di una maggiore competenza etica, da parte dello scienziato e del medico, la risposta a questa domanda resta né semplice né scontata. Contributo Per questo tipo di problemi risulta spesso più illuminante l’approccio biografico a quello teorico e speculativo. Per questo è parso utile analizzare la figura di uno dei padri nobili della medicina americana moderna: William Osler (1849-1919). È stato detto che Osler è stato “un esempio perfetto dell’unione tra scienza e umanesimo”. Da questa unione derivano la straordinaria fecondità e la duratura influenza di questo grande medico umanista. Conclusioni Questa breve analisi dei “tre segreti” di William Osler – il suo modo di lavorare,il suo rapporto con gli altri e il suo amore per i libri – intende aiutare a cogliere che non ci troviamo di fronte ad un modello mitico e irraggiungibile, quanto piuttosto ad un modello ancora imitabile di scienziato, di medico, di maestro, di umanista.

William Osler: il modello imitabile di un grande medico umanista

BORGHI L
2006-01-01

Abstract

Introduction The question whether humanities and ethics are a spur or an obstacle to the progress of biomedical sciences is not a new one. It has accompanied all the recent evolution of a medicine always more specialized and overloaded with technology. Even if today many people call for a deeper humanistic sensibility, for a stronger ethical competence, in scientists and physicians, the answer to our question remains neither simple nor expected. Contribution In this kind of problems, a biographical approach appears more enlightening than a theoretical and a speculative one. For this reason, it seems useful to analyse the figure of one of the noble fathers of American modern medicine: William Osler (1849-1919). William Osler has been said to be a “perfect example of the union of science and humanities”. From this union follow the extraordinary fertility and the everlasting influence of this great humanistphysician. Conclusions This short review of Osler’s “three secrets” – his way of working, his relationship with other people and his love for books – can help to understand that we are not facing a mythical and unattainable figure but a still imitable model of a scientist,of a physician, of a teacher, of a humanist.
2006
Premessa La domanda se umanesimo ed etica siano di sprone oppure di ostacolo al progresso delle scienze biomediche non è nuova.Ha accompagnato tutta l’evoluzione recente di una medicina che ormai si presenta quasi sempre come ultraspecialistica e sovraccarica di tecnologia. Anche se molti oggi richiamano all’esigenza di una maggiore sensibilità umanistica, di una maggiore competenza etica, da parte dello scienziato e del medico, la risposta a questa domanda resta né semplice né scontata. Contributo Per questo tipo di problemi risulta spesso più illuminante l’approccio biografico a quello teorico e speculativo. Per questo è parso utile analizzare la figura di uno dei padri nobili della medicina americana moderna: William Osler (1849-1919). È stato detto che Osler è stato “un esempio perfetto dell’unione tra scienza e umanesimo”. Da questa unione derivano la straordinaria fecondità e la duratura influenza di questo grande medico umanista. Conclusioni Questa breve analisi dei “tre segreti” di William Osler – il suo modo di lavorare,il suo rapporto con gli altri e il suo amore per i libri – intende aiutare a cogliere che non ci troviamo di fronte ad un modello mitico e irraggiungibile, quanto piuttosto ad un modello ancora imitabile di scienziato, di medico, di maestro, di umanista.
biography; medical humanities; Johns Hopkins Medical School
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