Introduction The relationship between cerebrovascular disease and AD is the subject of an ongoing debate. In recent years, diffusion-weighted resonance studies have described an increase in water diffusivity at the level of hyperintense lesions (WMH) and at the level of apparently normal white matter (NAWM) in patients with impaired cognitive performance. Materials and methods 96 consecutive patients with Alzheimer's disease were enrolled. All subjects were subjected to a careful anamnesis for evaluation of vascular risk factors, to an echo-color-doppler of the neck vessels, to a brain MRI examination, to carry out measurements of atrophy, leukoaraiosis and water diffusibility. (ADC), and to neuropsychological evaluation. Results ADC maps at the level of the anterior corpus callosum were associated with many leukoaraiosis indices, and of the latter with the degree of atrophy. In summary, the monthly functions were found to be predominantly correlated with the degree of atrophy (p = .003). Attentional tests were associated primarily with the left parieto-occipital areas (p = .001) and then with the degree of atrophy (p = .001) and the left posterior pericallosal areas (p = .014). The predictive variables for language were posterior corpus callosum and left temporal areas (p = .021, and p = .022, respectively). Praxia appeared to be affected by the posterior pericallosal areas (p = .002), and the posterior corpus callosum (p = .012). Left parietal areas (p = .002) and left frontal periventricular leukoaraiosis index (p = .003) were found to be predictors for the abstract reasoning tests. Finally, the MMSE is associated with different areas: parietal sin (p <.001), periventricular frontal sin (p = .002), frontal ds (p = .001), parieto-occipital ds (p = .021), parietal ds (p = .029). Conclusions Regional ADC values are sensitive indicators of the neuronal damage underlying cognitive deficits in patients with mild AD. Cortical atrophy is the most sensitive indicator of memory deficit. Future studies are needed to evaluate the prognostic role of ADC values. A study is underway to verify the predictive value of regional ADC values. A study is underway to verify whether regional ADC values differ in different types of dementia.

Introduzione. La relazione tra le malattie cerebrovascolari e l'AD è oggetto di un dibattito tuttora irrisolto. Negli ultimi anni studi di risonanza pesata in diffusione hanno descritto un incremento della diffusività dell'acqua a livello delle lesioni iperintense (WMH) ed al livello della sostanza bianca apparentemente normale (NAWM) in pazienti con alterazione delle performance cognitive. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 96 pazienti consecutivi affetti da Malattia di Alzheimer. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un'attenta anamnesi per valutazione dei fattori di rischio vascolare, ad un eco-color-doppler dei vasi del collo, ad un esame di RM encefalo, per effettuare misure di atrofia, leucoaraiosi e diffusibilità dell'acqua (ADC), ed a valutazione neuropsicologica. Risultati. Le mappe ADC a livello del corpo calloso anteriore sono risultate associate a molti indici leucoaraiosi, e di questi ultimi con il grado di atrofia. Riassumendo, le funzioni mensiche sono risultate prevalentemente correlate con il grado di atrofia (p =.003). Le prove attentive sono risultate associate primariamente con le aree parieto-occipitali sinistre (p =.001) e poi con il grado di atrofia (p =.001) e le aree pericallosali posteriori sinistre (p =.014). Le variabili predittive per il linguaggio sono risultate il corpo calloso posteriore e le aree temporali sinistra (rispettivamente p =.021, e p =.022). La prassia è sembrata essere influenzata dalle aree pericallosali posteriori (p =.002), e dal corpo calloso posteriore (p =.012). Le aree parietali sinistre (p =.002) e l'indice di leucoaraiosi periventricolare frontale sinistro (p =.003) sono risultate predittori per le prove di ragionamento astratto. Infine il MMSE è associato a diverse aree: parietale sin (p <.001), periventricolare frontale sin (p =.002), frontale ds (p =.001), parieto-occipitale ds (p =.021), parietale ds (p =.029). ConclusioniI valori regionali di ADC sono indicatori sensibili al danno neuronale sottostante ai deficit cognitivi in pazienti con AD di grado lieve. L'atrofia corticale rappresenta l'indicatore più sensibile al deficit di memoria. Studi futuri sono necessari per valutare il ruolo prognostico dei valori ADC. E' in corso uno studio per verificare il valore predittivo dei valori regionali di ADC. E' in corso uno studio per verificare se i valori regionali di ADC differiscono nei diversi tipi di demenza.

Demenza ed aterosclerosi: evidenze scientifiche e marcatori di malattia / Claudia Altamura , 2011 Feb 23. 23. ciclo

Demenza ed aterosclerosi: evidenze scientifiche e marcatori di malattia

2011-02-23

Abstract

Introduction The relationship between cerebrovascular disease and AD is the subject of an ongoing debate. In recent years, diffusion-weighted resonance studies have described an increase in water diffusivity at the level of hyperintense lesions (WMH) and at the level of apparently normal white matter (NAWM) in patients with impaired cognitive performance. Materials and methods 96 consecutive patients with Alzheimer's disease were enrolled. All subjects were subjected to a careful anamnesis for evaluation of vascular risk factors, to an echo-color-doppler of the neck vessels, to a brain MRI examination, to carry out measurements of atrophy, leukoaraiosis and water diffusibility. (ADC), and to neuropsychological evaluation. Results ADC maps at the level of the anterior corpus callosum were associated with many leukoaraiosis indices, and of the latter with the degree of atrophy. In summary, the monthly functions were found to be predominantly correlated with the degree of atrophy (p = .003). Attentional tests were associated primarily with the left parieto-occipital areas (p = .001) and then with the degree of atrophy (p = .001) and the left posterior pericallosal areas (p = .014). The predictive variables for language were posterior corpus callosum and left temporal areas (p = .021, and p = .022, respectively). Praxia appeared to be affected by the posterior pericallosal areas (p = .002), and the posterior corpus callosum (p = .012). Left parietal areas (p = .002) and left frontal periventricular leukoaraiosis index (p = .003) were found to be predictors for the abstract reasoning tests. Finally, the MMSE is associated with different areas: parietal sin (p <.001), periventricular frontal sin (p = .002), frontal ds (p = .001), parieto-occipital ds (p = .021), parietal ds (p = .029). Conclusions Regional ADC values are sensitive indicators of the neuronal damage underlying cognitive deficits in patients with mild AD. Cortical atrophy is the most sensitive indicator of memory deficit. Future studies are needed to evaluate the prognostic role of ADC values. A study is underway to verify the predictive value of regional ADC values. A study is underway to verify whether regional ADC values differ in different types of dementia.
23-feb-2011
Introduzione. La relazione tra le malattie cerebrovascolari e l'AD è oggetto di un dibattito tuttora irrisolto. Negli ultimi anni studi di risonanza pesata in diffusione hanno descritto un incremento della diffusività dell'acqua a livello delle lesioni iperintense (WMH) ed al livello della sostanza bianca apparentemente normale (NAWM) in pazienti con alterazione delle performance cognitive. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 96 pazienti consecutivi affetti da Malattia di Alzheimer. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un'attenta anamnesi per valutazione dei fattori di rischio vascolare, ad un eco-color-doppler dei vasi del collo, ad un esame di RM encefalo, per effettuare misure di atrofia, leucoaraiosi e diffusibilità dell'acqua (ADC), ed a valutazione neuropsicologica. Risultati. Le mappe ADC a livello del corpo calloso anteriore sono risultate associate a molti indici leucoaraiosi, e di questi ultimi con il grado di atrofia. Riassumendo, le funzioni mensiche sono risultate prevalentemente correlate con il grado di atrofia (p =.003). Le prove attentive sono risultate associate primariamente con le aree parieto-occipitali sinistre (p =.001) e poi con il grado di atrofia (p =.001) e le aree pericallosali posteriori sinistre (p =.014). Le variabili predittive per il linguaggio sono risultate il corpo calloso posteriore e le aree temporali sinistra (rispettivamente p =.021, e p =.022). La prassia è sembrata essere influenzata dalle aree pericallosali posteriori (p =.002), e dal corpo calloso posteriore (p =.012). Le aree parietali sinistre (p =.002) e l'indice di leucoaraiosi periventricolare frontale sinistro (p =.003) sono risultate predittori per le prove di ragionamento astratto. Infine il MMSE è associato a diverse aree: parietale sin (p &lt;.001), periventricolare frontale sin (p =.002), frontale ds (p =.001), parieto-occipitale ds (p =.021), parietale ds (p =.029). ConclusioniI valori regionali di ADC sono indicatori sensibili al danno neuronale sottostante ai deficit cognitivi in pazienti con AD di grado lieve. L'atrofia corticale rappresenta l'indicatore più sensibile al deficit di memoria. Studi futuri sono necessari per valutare il ruolo prognostico dei valori ADC. E' in corso uno studio per verificare il valore predittivo dei valori regionali di ADC. E' in corso uno studio per verificare se i valori regionali di ADC differiscono nei diversi tipi di demenza.
aterosclerosi; demenza
Demenza ed aterosclerosi: evidenze scientifiche e marcatori di malattia / Claudia Altamura , 2011 Feb 23. 23. ciclo
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