La neuromodulazione sacrale nel dolore pelvico cronico idiopatico

Chronic idiopathic pelvic pain is not only a symptom in itself, but a real pathology affecting the quality of life of those affected. The diagnosis is made after a multispecialistic evaluation, aimed at the exclusion of any organic pathologies related to pelvic pain. Among the many therapeutic options explored in the attempt to treat this problem, sacral neuromodulation, approved by the FDA in 1997 for the treatment of urge urinary incontinence and in 1999 in cases of chronic retention, represents the frontier of the most recent approach. Out of a total of 3612 patients who arrived at the gynecology clinic of the Campus Bio-Medico University of Rome, between January 2010 and December 2011, 12 women with chronic idiopathic pelvic pain were selected and included in our study. Patients subsequently underwent sacral neuromodulation, the efficacy of which was assessed by completing VAS pain scales. At 12 months from the implantation of the neuromodulator, all patients reported an improvement in pain symptoms, albeit to a different extent: healing was achieved in 50% of women, improvement in 8% of cases, with an average reduction in the extent of pain equal to at 43%, while in 25% of cases, considered unchanged, the pain was reduced by only 27%. Of the remaining 17% of the patients we still do not have a follow-up at 12 months, but at the time of implantation all showed an improvement anyway. No statistically significant findings regarding possible predictors of response were obtained. The results obtained with this method have therefore shown a remarkable efficacy of sacral neuromodulation in chronic idiopathic pelvic pain, especially in carefully selected patients. However, further studies are needed in order to gain a better understanding of the mechanism of action of neuromodulation, and to identify predictors of a good response to therapy.

Il dolore pelvico cronico idiopatico rappresenta di per sé non solo un sintomo, bensì una vera e propria patologia inficiante la qualità di vita di coloro che ne sono affetti. La diagnosi viene effettuata previa valutazione multispecialistica, finalizzata all'esclusione di eventuali patologie organiche correlabili al dolore pelvico. Fra le molteplici opzioni terapeutiche esplorate nel tentativo di trattare questa problematica, la neuromodulazione sacrale, approvata dalla FDA nel 1997 per la cura dell'incontinenza urinaria da urgenza e nel 1999 nei casi di ritenzione cronica, rappresenta la frontiera di più recente approccio. Su un totale di 3612 pazienti giunte presso l'ambulatorio di ginecologia dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, tra il gennaio 2010 e il dicembre 2011, sono state selezionate ed incluse nel nostro studio 12 donne affette da dolore pelvico cronico idiopatico. Le pazienti sono state successivamente sottoposte a neuromodulazione sacrale, la cui efficacia è stata valutata mediante la compilazione di scale VAS del dolore. A 12 mesi dall'impianto del neuromodulatore tutte le pazienti hanno riportato un miglioramento della sintomatologia algica, seppur di diversa entità: si è ottenuta guarigione nel 50% delle donne, miglioramento nel 8% dei casi, con riduzione media dell'entità del dolore pari al 43%, mentre nel 25% dei casi, considerati invariati, il dolore si è ridotto solo del 27%. Del restante 17% delle pazienti non abbiamo ancora il follow-up a 12 mesi, ma al momento dell'impianto tutte presentavano comunque un miglioramento. Non sono stati ottenuti riscontri statisticamente significativi inerenti possibili fattori predittivi di risposta. I risultati ottenuti con questa metodica hanno deposto quindi per una notevole efficacia della neuromodulazione sacrale nel dolore pelvico cronico idiopatico, soprattutto in pazienti accuratamente selezionate. Sono necessari tuttavia ulteriori studi al fine di ottenere una migliore comprensione del meccanismo di azione della neuromodulazione, e di identificare i fattori predittivi di una buona risposta alla terapia.