Can cancer be reversible? Although numerous evidences have emerged over the last 60 years on the potential possibility of inducing a reversion of the malignant phenotype of cancer cells, such a hypothesis has never been systematically explored by the international scientific community. One of the reasons, perhaps the main one, is to be found in the "epistemic premises" that unite all the various models of cancer developed to date. Cancer is mainly explained as the result of the accumulation of genetic mutations over time as a result of which cells lose their normal physiological cycle and deviate towards tumor behavior. This cancer theory, known as Somatic Mutation Theory (SMT), has obtained numerous confirmations over the years and it is precisely on the basis of this model that the main anticancer drugs have been developed. Within this vision, genetic mutations play the primary role in the process of cancer causation and progression and since mutations are considered irreversible, so cancer has always been implicitly considered an irreversible process. It follows that all the treatments developed are aimed exclusively at the elimination of cancer cells. Experimental evidence on tumor reversion leads to a change of perspective and to seek new epistemological tools to develop cancer models capable of accounting for tumor reversion processes as well. The attention is shifted from the single entities, the genes, to the dynamic relationships between the various components of the multilevel biological organization. The result is an integration of the methodological tools of reductionism within a systemic-organicist approach. From this approach it is possible to develop new explanatory models of cancer capable of exerting a heuristic function for the development of innovative strategies for the treatment of cancer. In this perspective, tumor reversion processes can be interpreted as processes that intervene on the dynamic relationship between gene and microenvironment, modifying the phenotypic expression of tumor cells. These innovative therapeutic strategies aim at modifying the morphogenetic fields that guide the processes of cellular differentiation and organization and which, on tumor cells, can induce a transition of the state of the tumor phenotype from malignant to benign.

Il cancro può essere reversibile? Sebbene nel corso degli ultimi 60 anni siano emerse numerose evidenze sulla potenziale possibilità di indurre una reversione del fenotipo maligno delle cellule tumorali, una tale ipotesi non è mai stata sistematicamente esplorata dalla comunità scientifica internazionale. Una delle ragioni, forse la principale, va ricercata nelle "premesse epistemiche" che accomunano tutti i vari modelli di cancro fino ad oggi sviluppati. Il cancro viene principalmente spiegato come il risultato dell'accumularsi nel tempo di mutazioni genetiche a seguito delle quali le cellule perdono il loro normale ciclo fisiologico e deviano verso un comportamento tumorale. Questa teoria del cancro, nota come Somatic Mutation Theory (SMT), ha ottenuto numerose conferme nel corso degli anni ed è proprio sulla base di tale modello che sono stati sviluppati i principali farmaci antitumorali. All'interno di questa visione le mutazioni genetiche giocano il ruolo primario nel processo di causazione e progressione del cancro e poiché le mutazioni vengono considerate irreversibili, così anche il cancro è sempre stato implicitamente ritenuto un processo irreversibile. Ne consegue che tutti i trattamenti sviluppati mirano esclusivamente all'eliminazione delle cellule tumorali. Le evidenze sperimentali sulla reversione dei tumori inducono a cambiare prospettiva e cercare nuovi strumenti epistemologici per sviluppare modelli di cancro in grado di dar conto anche dei processi di reversione tumorale. L'attenzione viene spostata dai singoli enti, i geni, alle relazioni dinamiche tra le varie componenti dell'organizzazione biologica multilivello. Ne consegue un'integrazione degli strumenti metodologici del riduzionismo all'interno di un approccio sistemico-organicista. Da questo approccio è possibile elaborare nuovi modelli esplicativi di cancro in grado di esercitare una funzione euristica per lo sviluppo di strategie innovative per il trattamento del cancro. In questa prospettiva i processi di reversione tumorale possono essere interpretati come processi che intervengono sulla relazione dinamica tra gene e microambiente, modificando l'espressone fenotipica delle cellule tumorali. Tali innovative strategie terapeutiche mirano alla modifica dei campi morfogenetici che guidano i processi di differenziazione ed organizzazione cellulare e che, sulle cellule tumorali, possono indurre una transizione di stato del fenotipo tumorale da maligno a benigno.

Il cancro è un processo Irreversibile? Strumenti epistemologici nella costruzione di nuovi approcci teorici / Andrea Pensotti , 2022 Apr 04. 34. ciclo

Il cancro è un processo Irreversibile? Strumenti epistemologici nella costruzione di nuovi approcci teorici

2022-04-04

Abstract

Can cancer be reversible? Although numerous evidences have emerged over the last 60 years on the potential possibility of inducing a reversion of the malignant phenotype of cancer cells, such a hypothesis has never been systematically explored by the international scientific community. One of the reasons, perhaps the main one, is to be found in the "epistemic premises" that unite all the various models of cancer developed to date. Cancer is mainly explained as the result of the accumulation of genetic mutations over time as a result of which cells lose their normal physiological cycle and deviate towards tumor behavior. This cancer theory, known as Somatic Mutation Theory (SMT), has obtained numerous confirmations over the years and it is precisely on the basis of this model that the main anticancer drugs have been developed. Within this vision, genetic mutations play the primary role in the process of cancer causation and progression and since mutations are considered irreversible, so cancer has always been implicitly considered an irreversible process. It follows that all the treatments developed are aimed exclusively at the elimination of cancer cells. Experimental evidence on tumor reversion leads to a change of perspective and to seek new epistemological tools to develop cancer models capable of accounting for tumor reversion processes as well. The attention is shifted from the single entities, the genes, to the dynamic relationships between the various components of the multilevel biological organization. The result is an integration of the methodological tools of reductionism within a systemic-organicist approach. From this approach it is possible to develop new explanatory models of cancer capable of exerting a heuristic function for the development of innovative strategies for the treatment of cancer. In this perspective, tumor reversion processes can be interpreted as processes that intervene on the dynamic relationship between gene and microenvironment, modifying the phenotypic expression of tumor cells. These innovative therapeutic strategies aim at modifying the morphogenetic fields that guide the processes of cellular differentiation and organization and which, on tumor cells, can induce a transition of the state of the tumor phenotype from malignant to benign.
4-apr-2022
Il cancro può essere reversibile? Sebbene nel corso degli ultimi 60 anni siano emerse numerose evidenze sulla potenziale possibilità di indurre una reversione del fenotipo maligno delle cellule tumorali, una tale ipotesi non è mai stata sistematicamente esplorata dalla comunità scientifica internazionale. Una delle ragioni, forse la principale, va ricercata nelle "premesse epistemiche" che accomunano tutti i vari modelli di cancro fino ad oggi sviluppati. Il cancro viene principalmente spiegato come il risultato dell'accumularsi nel tempo di mutazioni genetiche a seguito delle quali le cellule perdono il loro normale ciclo fisiologico e deviano verso un comportamento tumorale. Questa teoria del cancro, nota come Somatic Mutation Theory (SMT), ha ottenuto numerose conferme nel corso degli anni ed è proprio sulla base di tale modello che sono stati sviluppati i principali farmaci antitumorali. All'interno di questa visione le mutazioni genetiche giocano il ruolo primario nel processo di causazione e progressione del cancro e poiché le mutazioni vengono considerate irreversibili, così anche il cancro è sempre stato implicitamente ritenuto un processo irreversibile. Ne consegue che tutti i trattamenti sviluppati mirano esclusivamente all'eliminazione delle cellule tumorali. Le evidenze sperimentali sulla reversione dei tumori inducono a cambiare prospettiva e cercare nuovi strumenti epistemologici per sviluppare modelli di cancro in grado di dar conto anche dei processi di reversione tumorale. L'attenzione viene spostata dai singoli enti, i geni, alle relazioni dinamiche tra le varie componenti dell'organizzazione biologica multilivello. Ne consegue un'integrazione degli strumenti metodologici del riduzionismo all'interno di un approccio sistemico-organicista. Da questo approccio è possibile elaborare nuovi modelli esplicativi di cancro in grado di esercitare una funzione euristica per lo sviluppo di strategie innovative per il trattamento del cancro. In questa prospettiva i processi di reversione tumorale possono essere interpretati come processi che intervengono sulla relazione dinamica tra gene e microambiente, modificando l'espressone fenotipica delle cellule tumorali. Tali innovative strategie terapeutiche mirano alla modifica dei campi morfogenetici che guidano i processi di differenziazione ed organizzazione cellulare e che, sulle cellule tumorali, possono indurre una transizione di stato del fenotipo tumorale da maligno a benigno.
reversibilità tumori; tumor reversion; systems biology; tumor reprogramming; mesoscopic approach; morphogenetic fields
Il cancro è un processo Irreversibile? Strumenti epistemologici nella costruzione di nuovi approcci teorici / Andrea Pensotti , 2022 Apr 04. 34. ciclo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12610/68668
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