The thesis aims to build a stereoscopic approach capable of integrating science and phenomenology for the study of sensitivity technologies. The contemporary developments of Artificial Intelligence show a tendency to implement, in artificial machines, qualitative states whose status refers, in a necessary way, to a dimension of the first person, such as emotions, sensations and feelings. The emergence of machines capable of having qualitative states, such as robots that have emotions or as prostheses capable of having tactile feedback, brings to light a double aspect of these technologies. On the one hand, they are made according to the principles of objectivity and mechanism, showing a profound adherence to the scientific vision dominated by objectivity and measurement of reality. On the other hand, sensitivity undermines this paradigm, revealing the undeniable role of a first-person ontological status and thus calling into question the methodological approach of phenomenology. The central question of the work is articulated starting from the possibility of constructing a new approach capable of putting these paradigms into dialogue, that is science and phenomenology, which at first glance seem to be delineated as antithetical. The main starting point for the construction of a new vision comes from the epistemology of complexity. Through the notion of complementarity, therefore, the thesis tries to demonstrate the possibility of constructing a stereoscopic approach, called quantum-qualitative. It can be divided into two main aspects: 1) The creation of a new empirical method of qualitative research, based on the notions of degree and intensity. 2) The delineation of a theoretical approach of reference, found in enactivism, which is capable of taking simultaneously taking into account both the quantitative and neurophysiological aspects of the experience, and the qualitative and phenomenological dimension. This new approach is applied to a case study, upper limb prostheses. The most recent developments show how biomedical engineering is increasingly implementing bilateral communication systems between the body and the prosthetic device in prosthetics, in order not only to recreate the manipulation, but also to obtain sensory feedback. Given the scientific relevance, found in the literature, of it, the ultimate goal of the thesis is to highlight how and why the introduction of the quantum-qualitative perspective is useful for a greater understanding of active prostheses with sensory feedback.

La tesi si propone di costruire un approccio stereoscopico capace di integrare scienza e fenomenologia per lo studio delle tecnologie della sensibilità. Gli sviluppi contemporanei dell'Intelligenza Artificiale mostrano una tendenza ad implementare, in macchine artificiali, stati qualitativi il cui statuto rimanda, in modo necessario, ad una dimensione di prima persona, come emozioni, sensazioni e sentimenti. L'affermarsi di macchine capaci di avere stati qualitativi, come robot che hanno emozioni o come protesi capaci di avere un feedback tattile, porta alla luce un duplice aspetto di tali tecnologie. Da una parte esse sono realizzate secondo i principi di oggettività e meccanicismo, mostrando una profonda aderenza con la visione scientifica dominata da oggettività e misurazione della realtà. Dall'altro la sensibilità mette in crisi tale paradigma, rivelando il ruolo innegabile di uno statuto ontologico di prima persona e rimettendo in discussione, dunque, l'approccio metodologico della fenomenologia. La questione centrale del lavoro si articola a partire dalla possibilità di costruire un nuovo approccio capace di mettere in dialogo tali paradigmi, ossia scienza e fenomenologia, che di primo acchito sembrano delinearsi come antitetici. Lo spunto principale per la costruzione di una nuova visione viene dall'epistemologia della complessità. Attraverso la nozione di complementarità, dunque, la tesi cerca di dimostrare la possibilità di costruire un approccio stereoscopico, denominato quanto-qualitativo. Esso può essere articolato in due principali aspetti: 1) La creazione di un nuovo metodo empirico di ricerca qualitativa, fondato sulle nozioni di grado ed intensità 2) La delineazione di un approccio teoretico di riferimento, rintracciato nell'enattivismo, che sia capace di tener di conto contemporaneamente sia degli aspetti quantitativi e neurofisiologici dell'esperienza, sia della dimensione qualitativa e fenomenologica. Tale nuovo approccio viene applicato ad un case study, le protesi di arto superiore. I più recenti sviluppi mostrano come l'ingegneria biomedica stia sempre di più implementando nelle protesi sistemi di comunicazione bilaterale tra corpo e dispositivo protesico, al fine non solo di ricreare la manipolazione, ma anche di ottenere un feedback sensoriale. Vista la rilevanza scientifica, trovata in letteratura, di esso, l'obiettivo ultimo della tesi è evidenziare in che modo e perché l'introduzione della prospettiva quanto-qualitativa è utile ad una maggiore comprensione delle protesi attive con feedback sensoriale.

Costruire un approccio stereoscopico per le macchine sensibili: il caso delle protesi di arto superiore / Laura Corti , 2022 Apr 04. 34. ciclo

Costruire un approccio stereoscopico per le macchine sensibili: il caso delle protesi di arto superiore

2022-04-04

Abstract

The thesis aims to build a stereoscopic approach capable of integrating science and phenomenology for the study of sensitivity technologies. The contemporary developments of Artificial Intelligence show a tendency to implement, in artificial machines, qualitative states whose status refers, in a necessary way, to a dimension of the first person, such as emotions, sensations and feelings. The emergence of machines capable of having qualitative states, such as robots that have emotions or as prostheses capable of having tactile feedback, brings to light a double aspect of these technologies. On the one hand, they are made according to the principles of objectivity and mechanism, showing a profound adherence to the scientific vision dominated by objectivity and measurement of reality. On the other hand, sensitivity undermines this paradigm, revealing the undeniable role of a first-person ontological status and thus calling into question the methodological approach of phenomenology. The central question of the work is articulated starting from the possibility of constructing a new approach capable of putting these paradigms into dialogue, that is science and phenomenology, which at first glance seem to be delineated as antithetical. The main starting point for the construction of a new vision comes from the epistemology of complexity. Through the notion of complementarity, therefore, the thesis tries to demonstrate the possibility of constructing a stereoscopic approach, called quantum-qualitative. It can be divided into two main aspects: 1) The creation of a new empirical method of qualitative research, based on the notions of degree and intensity. 2) The delineation of a theoretical approach of reference, found in enactivism, which is capable of taking simultaneously taking into account both the quantitative and neurophysiological aspects of the experience, and the qualitative and phenomenological dimension. This new approach is applied to a case study, upper limb prostheses. The most recent developments show how biomedical engineering is increasingly implementing bilateral communication systems between the body and the prosthetic device in prosthetics, in order not only to recreate the manipulation, but also to obtain sensory feedback. Given the scientific relevance, found in the literature, of it, the ultimate goal of the thesis is to highlight how and why the introduction of the quantum-qualitative perspective is useful for a greater understanding of active prostheses with sensory feedback.
4-apr-2022
La tesi si propone di costruire un approccio stereoscopico capace di integrare scienza e fenomenologia per lo studio delle tecnologie della sensibilità. Gli sviluppi contemporanei dell'Intelligenza Artificiale mostrano una tendenza ad implementare, in macchine artificiali, stati qualitativi il cui statuto rimanda, in modo necessario, ad una dimensione di prima persona, come emozioni, sensazioni e sentimenti. L'affermarsi di macchine capaci di avere stati qualitativi, come robot che hanno emozioni o come protesi capaci di avere un feedback tattile, porta alla luce un duplice aspetto di tali tecnologie. Da una parte esse sono realizzate secondo i principi di oggettività e meccanicismo, mostrando una profonda aderenza con la visione scientifica dominata da oggettività e misurazione della realtà. Dall'altro la sensibilità mette in crisi tale paradigma, rivelando il ruolo innegabile di uno statuto ontologico di prima persona e rimettendo in discussione, dunque, l'approccio metodologico della fenomenologia. La questione centrale del lavoro si articola a partire dalla possibilità di costruire un nuovo approccio capace di mettere in dialogo tali paradigmi, ossia scienza e fenomenologia, che di primo acchito sembrano delinearsi come antitetici. Lo spunto principale per la costruzione di una nuova visione viene dall'epistemologia della complessità. Attraverso la nozione di complementarità, dunque, la tesi cerca di dimostrare la possibilità di costruire un approccio stereoscopico, denominato quanto-qualitativo. Esso può essere articolato in due principali aspetti: 1) La creazione di un nuovo metodo empirico di ricerca qualitativa, fondato sulle nozioni di grado ed intensità 2) La delineazione di un approccio teoretico di riferimento, rintracciato nell'enattivismo, che sia capace di tener di conto contemporaneamente sia degli aspetti quantitativi e neurofisiologici dell'esperienza, sia della dimensione qualitativa e fenomenologica. Tale nuovo approccio viene applicato ad un case study, le protesi di arto superiore. I più recenti sviluppi mostrano come l'ingegneria biomedica stia sempre di più implementando nelle protesi sistemi di comunicazione bilaterale tra corpo e dispositivo protesico, al fine non solo di ricreare la manipolazione, ma anche di ottenere un feedback sensoriale. Vista la rilevanza scientifica, trovata in letteratura, di esso, l'obiettivo ultimo della tesi è evidenziare in che modo e perché l'introduzione della prospettiva quanto-qualitativa è utile ad una maggiore comprensione delle protesi attive con feedback sensoriale.
Embodiment; Protesi di arto superiore; Approccio quanto-qualitativo
Costruire un approccio stereoscopico per le macchine sensibili: il caso delle protesi di arto superiore / Laura Corti , 2022 Apr 04. 34. ciclo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12610/68801
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