Impatto del movimento di rotazione sulla patenza dei peduncoli vascolari: modello fisico ed applicazioni cliniche

The study object of this doctoral thesis aims to illustrate the experience gained at the Chair of Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery of the Campus Bio-Medico University of Rome regarding the use of free style perforating flaps in the reconstructive treatment of defects of the soft tissues in the various body sites involved (head / neck, limbs, trunk), with the aim of evaluating the impact of pedicle movement (rotation VS advancement) and / or other factors known in history on the development of post- operative complications. At the Chair of Plastic Reconstructive and Aesthetic Surgery of the Campus Bio-Medico University of Rome, in the period between January 2010 and December 2016, 93 soft tissue defects localized in the different parts of the body (Fig. 24), were reconstructed with flaps pedicled perforators set up with a free style approach, mobilized on a single perforator by advancement in V-Y (43 cases, respectively 5 in facial localization, 8 at trunk level, 7 in the gluteal-perineal area, 17 lower limb, 6 upper limb) or by rotation in propeller (50 cases, respectively 7 in facial localization, 18 in the trunk, 4 in the gluteal-perineal area, 15 lower limb, 6 upper limb). The free style approach, applied by our group for the reconstruction of soft tissues, has shown similar results with respect to those already highlighted by the main studies in the literature. The method proved to be extremely reliable, with a final success rate of 92.5% and a global necrosis rate of 15%, in line with the meta-analyzes already published. The results from clinical practice also confirmed many of the concepts documented by the experimental physical model described by Wong and colleagues (impact of degree of rotation, pedicle length and perfusion pressure on the incidence of necrosis and complications). Both types of movement (advancement and rotation in propeller, respectively) have been shown to be clinically reliable, data supported by the statistical analysis which highlighted that there is no statistically significant correlation between the type of movement imposed on the perforating flap and the incidence of necrosis and complications. Nonetheless, having noted a risk gradient in favor of flaps mobilized in rotation, whose net rate of complications and necrosis proved to be double compared to flaps mobilized in advance, it was decided to deepen the assessment by applying a logistic regression model. By applying this model to the 5 different rotation sub-groups, a statistically significant correlation was recorded between the degree of rotation and the development of post-operative complications related to the transplant; a correlation with a tendency to statistical significance was also recorded between the increasing degree of rotation and the development of flap necrosis. These data confirm in the clinic the negative impact of the degree of rotation on vascular disease, the main fact that emerged from the experimental physical analysis.

Lo studio oggetto di questa tesi di dottorato si propone di illustrare l'esperienza maturata presso la Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università Campus Bio-Medico di Roma in merito all'utilizzo dei lembi perforanti free style nel trattamento ricostruttivo di difetti dei tessuti molli nelle diversi sedi corporee interessate (testa/collo, arti, tronco), con l'obiettivo di valutare l'impatto del movimento del peduncolo (rotazione VS avanzamento) e/o di altri fattori noti in anamnesi sullo sviluppo di complicanze post-operatorie. Presso la Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, nel periodo compreso tra Gennaio 2010 e Dicembre 2016, 93 difetti dei tessuti molli localizzati nei diversi distretti corporei (Fig. 24), sono stati ricostruiti con lembi perforanti peduncolati allestiti con approccio free style, mobilizzati su singola perforante mediante avanzamento in V-Y (43 casi, rispettivamente 5 a localizzazione facciale, 8 a livello del tronco, 7 in sede gluteo-perineale, 17 arto inferiore, 6 arto superiore) o mediante rotazione in propeller (50 casi, rispettivamente 7 a localizzazione facciale, 18 a livello del tronco, 4 in sede gluteo-perineale, 15 arto inferiore, 6 arto superiore). L'approccio free style, applicato dal nostro gruppo per la ricostruzione dei tessuti molli, ha mostrato analoghi risultati rispetto a quelli già messi in evidenza dai prinicipali studi presenti in letteratura. La metodica si è mostrata infatti estremamente affidabile, con un tasso di successo finale del 92,5% ed un tasso di necrosi globale del 15%, in linea con le metanalisi già pubblicate. I risultati emersi dalla pratica clinica inoltre hanno confermato molti dei concetti documentati dal modello fisico sperimentale descritto da Wong e colleghi (impatto del grado di rotazione, della lunghezza del peduncolo e della pressione di perfusione sull'incidenza di necrosi e complicanze). Entrambi i tipi di movimento (avanzamento e rotazione in propeller, rispettivamente) si sono dimostrati clinicamente affidabili, dato supportato dall'analisi statistica che ha messo in evidenza che non sussiste correlazione statisticamente significativa tra il tipo di movimento imposto al lembo perforante e l'incidenza di necrosi e complicanze. Cionostante, avendo constatato un gradiente di rischio a favore dei lembi mobilizzati in rotazione, il cui tasso netto di complicanze e necrosi si è dimostrato doppio rispetto ai lembi mobilizzati in avanzamento, si è deciso di approfondire la valutazione mediante applicazione di modello di regressione logistica. Applicando tale modello ai 5 diversi sotto-gruppi di rotazione, è stata registrata una correlazione statisticamente significativa tra il grado di rotazione e lo sviluppo di complicanze post-operatorie legate al trapianto; è stata inoltre registrata una correlazione con tendenza alla significatività statistica tra il grado di rotazione crescente e lo sviluppo di necrosi del lembo. Questi dati confermano nella clinica l'impatto negativo del grado di rotazione sulla patenza vascolare, dato principale emerso dall'analisi fisica sperimentale.